di Giovanni Paladini
Il protagonista dei Canti de l’autra vita di Giuseppe De Dominicis era un contadino di Cavallino condannato all’eternità dell’inferno per aver rubato un tomolo di grano. Certo di aver subito un torto, grazie alla sua intelligenza ed al culto per LIBERTA’ e GIUSTIZIA, riuscì a mettere in difficoltà persino il Padreterno costretto all’esilio col suo Figliuolo. Per la sua azione in favore dei diritti umani bisognerebbe chiamarlo Pietru Law (Pietro Legge o Pietro Diritto).
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Giovanni Paladini Lu PIETRU LAU
Pietru Lau mi ha riportato alla mia fanciullezza quando mio padre mi recitava a memoria molti dei passi citati. Molto piacevole. grazie
E’ notevole, nell’articolo, la chiarezza con cui è trattato il contenuto di uno dei libri che fin da piccola conservo sugli scaffali della mia libreria. Nonostante sia passato più di un secolo dall’elaborazione di quest’opera, l’attenta analisi di Giovanni fornisce un ritorno a temi tutt’ora ampiamente discussi. Riferimenti dottrinali di Natura Riformista che mi ricordano Erasmo e il suo Libero Arbitrio.. Nella visita alle anime dannate non si può non pensare al Padre della Letteratura Italiana, il nostro Dante. E nella voglia di insurrezione, per chi abbia letto la Fattoria degli animali di Orwell, rivedo nei protagonisti alcune caratteristiche maturazioni psicologiche. Credo che pochi, dopo aver letto il libro di De Dominicis, possano affermare di aver compreso tutti i temi nascosti negli ironici e a volte blasfemi versi di questo genio salentino. Io stessa ignoravo simili punti e ora vedo tutto sotto un’altra prospettiva.. E’ più che poesia di intrattenimento.. è vera e propria satira politica e religiosa!!! Grazie a Giovanni per averci aperto gli occhi!